martedì 30 ottobre 2007

Una settimana a casa

Con il ponte di ogni santi e approfittando di due visite mediche specialistiche ho ottenuto una settimana di ferie da passare nella tranquillità della casa dei miei genitori (possiamo dire così o vogliamo dire nelle case dei miei genitori? Si, forse così è più corretto).

A parte il freddo che mi sta congelando le dita dei piedi (magari potrei anche infilarmeli un paio di calzini) devo dire che la villeggiatura per ora va bene. Sono tornata da sabato e non ci sono stati grossi problemi, se si vuole escludere la discussione con lottico che mi ha sbagliato la gradazione delle lenti a contatto e che si ostinava a dirmi che le lenti andavano bene (ma scusa... se io non ci vedo bene come fai a dire che vanno bene?) e che erano uguali a quelle di 5 anni fa. Mi sono stupita con quanta calma ho fronteggiato la situazione (invece di mettermi a urlare che era un emerito imbecille) e sono riuscita a spiegargli che a febbraio abbiamo dovuto correggere gli occhiali e che quindi le lenti vecchi non potevano più andare bene. Comunque per ora la cosa sembra sistemata: abbiamo rimisurato la vista e il tipo lha rispedite indietro.

Ieri poi ho preso appuntamento in ospedale per un piccolo interventino: il 29 gennaio mi opero in day hospital per togliere una piccolo polipetto, pare che non sia niente di grave... però quando la dottoressa ha detto che è in anestesia totale io un pochino mi sono preoccupata.

Mercoledì poi finirò il giro dei medici con una puntatitna dalla dietologa per registrare eventuali nuovi progressi nella lotta contro ladipe.

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mercoledì 24 ottobre 2007

Latitanza

Non sto ballando al ritmo della paranza, non temete. E che in questi giorni non mi è accaduto nulla di esaltante o minimamente degno di essere riportato.


La vita procede sempre uguale: per ora mia sorella si accampa in camera mia quattro giorni a settimana; Andrea fa il pendolare del week end da Reggio Emilia, il circo è sempre più circo, con colleghe che continuano a fare scherzi telefonici e a tormentare altre colleghe (qualcuno a ben ragione potrebbe chiamarlo anche mobbing).


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giovedì 18 ottobre 2007

Tutti amano lIkea

E capitato, in ufficio, che si parlasse anche con alcuni utenti dellIkea. Ieri, uno di questi utenti, uno abbastanza strano, è venuto da me e mi ha chiesto:


- Lei ha intenzione di andare allIkea?

- Forse a dicembre, perché?

- No, perché mi serviva un comodino!




 


Stendiamo un velo pietoso

 


Oggi, una mia collega, mi ha chiamato da casa. Io mi sono preoccupata, invece non era niente di grave. - Ma è vero che vai allIkea? - Si, ma a dicembre. - Ah, se poi mi dovessi dimenticare, mi ricordi di chiederti, quando vai allIkea, di prendermi un copripiumone?

 


Credo che ci sia qualcosa nellaria che ci frigge i neuroni.
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Fratelli serpenti

Ieri ero al telefono con una ragazza che conosco e vedo spesso e ho scoperto una cosa che mi ha gelato il sangue. Lei, causa lavori precari e sotrie damore fallite alle spalle, a quasi 40 anni vive ancora con i suoi. O meglio dovrei dire viveva, perché sua madre è morta lanno scorso dopo una lunghissima e dolorosa malattia, mentre ora suo padre vive con unaltra donna. Per lei non ci sarebbe nessun problema, anzi è felice per suo padre, il problema è dato da uno dei suoi fratelli che pretenderebbe da lei laffitto. Secondo questo ragionamento contorto di questo stronzo siccome lei abita nella casa dei genitori dovrebbe pagare un affitto. Non ho ben capito se pretende che lei lo paghi a lui o a suo padre.


Fatto sta che lei, per non dover stare a combattere con il fratello sta cercando unaltra sistemazione, magari una stanza in affitto.


Oggi lho incontrata ma non sapevo se chiederle niente o meno. Non vorrei passare per invadente, ma allo stesso tempo sono preoccupata. Sono sei anni che ci conosciamo e abbiamo passato molto tempo insieme, abbiamo condiviso molte cose e sappiamo che in un certo qual modo possiamo sempre contare luna sullaltra.


Mamma mia che situazione


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mercoledì 17 ottobre 2007

TecnicI

Una cosa abbastanza rilassante nel mio lavoro è stare a contatto con i tecnici: tecnici del pc o delle fotocopiatrici. Con i tecnici delle fotocopiatrici mi diverto sempre da morire, ormai dopo 6 anni si scherza e si sfiorano anche le questioni personali.


Ieri uno di questi tecnici è venuto a cambiare un distributore. Appena lho visto gli ho fatto notare che rispetto a quello che portava via era "negativo", ossia mentre il primo era di colore grigio e blu il secondo era blu e grigio. Francesco (così si chiama) mi ha guardato con aria sconzolata e mi ha fatto un appunto: avrei dovuto accorgermi delle diverse funzionalità, che lui avrebbe guardato il nuovo accettatore di banconote e non il colore. Gli ho fatto notare che questo dipende dai cromosomi: da chi ha quello Y e chi quello X. Tanto per non smentirmi sono stata a guardare mentre lui sistemava il nuovo distributore chiedendoli se gli serviva una mano, se dovevo dirgli se era dritto o se pendeva e se doveva attaccarlo più in alto o più in basso.


Lui che è sposato da un paio danni mi ha guardato con occhi pieni dodio e mi ha apostrofato dicendo: "Non è un quadro antico!"


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Un uomo un perché

Carceri, lallarme del Dap che stima che entro un anno un anno e mezzo il sistema carcerario sarà al collasso. E cosa risponde il santo ministro dell ingiustizia? Ah, ma se non avessimo fatto lindulto staremmo peggio!!!


Perché commentare le dichiarazioni di un ministro che è riuscito a battere in impopolarità persino i soliti bistrattati e contestati ministri delleconomia e della squola?


Grazie di esistere signor Ministro. 


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martedì 16 ottobre 2007

La prossima volta prendo il tavernello

Ieri avevo bisogno di una gratificazione, così quando sono andata a fare la spesa mi sono presa una bottiglia di Lancers rose, quel vino portoghese frizzantino buono buono che costa una tombola.


Pessima idea. Ah! Che pessima idea. Quando è stato il momento di aprirlo il tappo ha iniziato a fare i capricci: non ne voleva sapere di uscire e ha iniziato a sbriciolarsi. Ogni volta che cercavamo di fare leva sui bracci del cavatappi ci ritrovamo con tanta forfora di sughero. Abbiamo cambiato tre cavatappi (uno labbiamo chiesto in prestito alla vicina), ma non cè stato niente da fare. Alla fine a mali estremi abbiamo iniziato a intagliarlo con il coltello fino a quando non siamo riuscite a mandare il moncherino di tappo dentro la bottiglia. A quel punto armate di bottiglia, imbuto e colino abbiamo travasato il vino...


La prossima volta prendo il Tavernello!!!


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Cappuccino alla fermata

Oggi ne ho vista una davvero eccezionale: questa mattina alla fermata del bus davanti alla stazione uno si è presentato con una tazza di cappuccino preso nel bar del piazzale. Non uno di quei bicchieri di plastica o polistirolo che servono per caffè e simili da asporto, no. Una tazza di ceramica con tanto di logo. Il tipo ha bevuto il cappuccino poi come se niente fosse ha lasciato lì la tazza sporca ed è salito sul bus.


Cose dellaltro mondo


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lunedì 15 ottobre 2007

Grazie alla mia amica, che dico amica, sore virtuale Modessa ho trovato il sito di tale Professor Pinetti (tipo davvero particolare) che ha elaborato un algoritmo per il nome ancestrale del nick name o qualcosa del genere. Immagino di essere lultima ad aver scoperto una cosa del genere. Ho provato sul sito a inserire lindirizzo del mio blog e sono arrivata a questo:


 



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Tecnicolor

Forse il trucco non è la soluzione a tutti i mali... però caspita se funziona. 

Lesperimento di questa mattina con il nuovo ombretto e il fard è andato alla grande. Stupisce il fatto che ci sono ancora margini di miglioramento.


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domenica 14 ottobre 2007

Enciclopedia ignoranza

Ieri sera, grazie a Pierpaolo Rossi (il fratello cattivo e di destra del comico di sinistra Paolo Rossi) ho colmato unaltra delle lagune di ignoranza che compongono la mia Treccani di ignoranza. Nel corso della trasmissione di quel sovversivo crimina di Fazio, Fabio ha letto un discorso di tale Pericle

agli Ateniesi sulla DEMOCRAZIA.





ATENE 461 a.C


Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.


Qui ad Atene noi facciamo così.


Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.


Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.


Qui ad Atene noi facciamo così.


La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.


Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.


Qui ad Atene noi facciamo così.


Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.


E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.


Qui ad Atene noi facciamo così.


Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.


Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.


Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.


Qui ad Atene noi facciamo così.


 


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=dHW2YaReTwY]

Ganzi questi ateniesi, no?


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sabato 13 ottobre 2007

Tecnicolor ma con trucco

Ogni tre o quattro mesi devo fare un salto in profumeria per rimpinguare le mie scorte (non molto grandi) di belletto. Niente di troppo complicato: fondotinta, cipria, qualche rossetto. Durante una delle ultime razie ho preso anche leyeliner e sebbene abbia passato alcune ore a esercitarmi ancora non ho capito come capperi si usa (aspetto che la mia sorella virtuale Modessa arrivi a trarmi dimpaccio9.

Questa settimana ho dovuto fare scorta: fondotinta e cipria erano finiti così ho fatto un salto in una famosa catena nazionale di profumerie dove ho comprato, oltre ai due articoli citati, un rossetto e un matitone occhi da usare come ombretto rosato.

Le cassiere mi hanno fatto gentile omaggio della loro rovista e leggendo ho scoperto che questanno andrà di moda il trucco acqua e sapone, il trucco non trucco.

Trucco non trucco un par de ciufoli!!! Voi lo sapevate che per avere questo aspetto "non truccato" ci vuole una buona mezzora di sessione trucco? Per me che sono impedita diventano anche 45 minuti. Comunque sia ho deciso di provarlo, perché penso che si possa adattare bene al mio gusto: trucco poco appariscente, colori tenui se possibile sui toni del marrone.

Quindi, questa mattina, armata di bancomat mi sono recata nuovamente in profumeria e ho acquistato il fard rosa (è un must per dare un minimo di colore semi naturale agli zigomi) un bellissimo ombretto che tende allarancio (mooooooooooolto tenue) e una matita occhi chiara da passare sulla palpebra inferiore per dare maggiore luminosità allocchio.

Con tutte queste cose sono tornata a casa e mi sono messa allopera... non prima di aver cercato su internet (siano benedetti quelli che hanno inventato internet e quelli che hanno pensato a google)  le necessarie istruzioni.

Mi è venuto quasi un colpo quando ho visto lo schema di come si trucca un occhio. Non avrei mai immaginato che una parte così piccola del nostro corpo avesse bisogno di tanti cavoli. Cacchio, cè di che passare interi pomeriggi davanti allo specchio a fare prove. Senza considerare il fatto che quando mi trucco la mattina per andare a lavoro o sono di corsa perché devo volare a prendere il bus oppure mi trucco in ufficio.

Se riesco ad avere risultati decenti voglio provare a postare una foto.



PS: nota a margine, mia mamma è sempre felicissima quando spendo "capitali" in profumeria. Si sente sollevata che ogni tanto abbandoni il mio look da supercozza e cerchi di sembrare un supercozza in tecnicolor ;)


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Una mela per la vita

Come ogni anno torna puntuale lappuntamento dellAISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) "Una mela per la vita". In centinaia di piazze italiane, oggi e domani, con un contributo di 7 euro si può acquistare un sacchetto di mele e partecipare così al finanziamento di opere assistenziali a favore dei malati di questa terribile malattia.

Io he no presi due sacchi, mia sorella e mia mamma altrettanti, la mia coinquilina uno. E voi che aspettate?


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venerdì 12 ottobre 2007

Una donna, un esempio

La senatrice a vita Professoressa Rita Levi Montalcini, nei giorni scorsi è stata oggetto di un "indegno attacco" (così il Presidente della Repubblica): un parlamentare (taccio il partito di appartenza) le ha spedito delle stampelle.


La vincitrice del Premio Nobel ha risposto così.


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Sogni

Notte abbastanza agitata. Ho fatto due sogni davvero memorabili.


Per prima cosa ho sognato che cera un tizio che rincorreva mia sorella per costringerla a sniffare non so che droga che aveva la consistenza della sabbia colorata.


Poi ho sognato di lavorare in una biblioteca aperta sulla spiaggia, tipo quei ristoranti che si affacciano sui bagni e roba del genere, e che cera un gruppetto di ragazzi, vestiti e con gli zaini (laddove entrare con lo zaino in biblioteca era proibito) che stavano facendo un sacco di confusione impedendo così agli altri utenti di studiare. Ad un certo punto questi attaccavano anche lo stereo a tutto volume. Allora io, che non riuscivo a tenerli a bada, chiamavo la polizia che li ha caricati manco fossero degli ultrà.


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Andrea Gardini nella Hall of Fame

(AGI/ITALPRESS) - Roma, 8 ott. - Il nome di Andrea Gardini, ex capitano azzurro e stato inserito tra quelli che hanno fatto la storia del volley. Da Morgan, che invento il gioco, a Velasco, da Kiraly a Matsudaira e Timmons, passando per Regla Torres e Jenny Lang Ping. Il "Gardo" e il primo giocatore giocatore italiano che ha lonore di entrare nella Hall of Fame. La cerimonia in cui verra celebrato il suo ingresso nel gotha della pallavolo storica mondiale si terra giovedi prossimo 11 settembre a Holyoke, in Massachusetts sede della Volleyball Hall of Fame. Partendo per gli States, Gardini ha rilasciato una breve dichiarazione: "E un grande onore essere ricordato come uno dei migliori atleti di sempre del volley mondiale. Ad Holyoke ce tutta la storia del nostro sport".

  Andrea Gardini (nato a Bagnacavallo, l1 ottobre 1965) e stato uno dei giocatori piu vincenti della storia del volley italiano, con la maglia azzurra ha vinto tre titoli Mondiali, giocato quattro Olimpiadi conquistando due medaglie (argento Atlanta 1996 e bronzo Sydney 2000) e salito sui grandi del podio di tutte le piu importanti manifestazioni internazionali.


http://www.agi.it/sport/altro/notizie/200710081518-spr-rom1098-art.html


Notizia davvero da incorniciare





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Sfangata

E anche questa settimana labbiamo sfangata: tra impegni di lavoro vero e quelli con la redazione di FantasyMagazine sono stata talmente impegnata che non ho avuto nemmeno il tempo di aggiornare il blog. Comunque alla fine poco male, in fondo non ci sono molte novità da riferire, ma andiamo con ordine.


Questa mattina in ufficio su dieci persone siamo presenti in 3. No, dico in 3. Il mio collega di postazione è malato, due mie colleghe devono fare il pomeriggio per cui entrano alle 1, due colleghe hanno da fare con i familiari malati, una ha telefonato 3 secondi fa per dire che si prende due giorni di ferie. Il direttore arriva sempre tardi e tanto quando arriva è come se non ci fosse o deve partire per un altro ufficio. Per fortuna che ci sono gli stagisti.


Ieri sera sono andata a mangiare la pizza con la mia coinquilina Manu e mia sorella. La pizza era buona e non eccessivamente cara, il posto è carino e i camerieri sono solleciti (sono solleciti perché prima ti servono, prima te ne vai e liberi il tavolo e prima un nuovo cliente può accomodarsi). Dopo cena (ore 21:15) siamo andate a fare una passeggiata in centro, birra e passeggiata ci hanno riscaldato. Volevamo andare al cinema, ma in centro non cera niente di interessante e poi Manu ha iniziato a sbadigliare (si, siamo nottambule). Per cui alle 22:30 eravamo già a casa pronte a infilarci nel letto. Ci siamo divertite però, cera presa a ridere, come delle matte.


Ieri ho fatto un incontro davvero interessante. Da noi è venuto un dottorando siriano, che non spiccica una parola di italiano. Raga... è bellissimo somiglia sputato sputato a Clive Owen. Siccome il mio collega non spiccica una parola di inglese lho dovuto gestire io. Pare che quello che gli ho detto labbia capito (la cosa non era poi così scontata). 



Ieri è stata davvero una giornata intensa. Uscita dal lavoro sono andata in giro per shopping. Avevo visto un bel paio di stivali (che chiaramente Laura e Manu hanno bocciato), purtroppo però il 38 non ce lavevano e comunque il 39 mi stava stretto al polpaccio. Perché non si dimagrisce sui polpacci?

 


Perché, anche se ho fatto colazione 2 ore fa, ho già fame?

 


Questa settimana ho avuto il blocco della lettura non sono riuscita a leggere più di una decina di pagine di un libro che comunque mi piace e mi intriga. Spero che sul treno, tra oggi e domenica, riesca a dare una bella sfoltita alle pagine che mi mancano alla soluzione dellomicidio. Lo scorso week-end quando sono andata a Reggio nellEmilia in quasi 8 ore di viaggio ho letto 200 pagine. Sempre a proprosito di lettura devo riuscire a impormi un temporaneo blocco dellacquisto dei libri perché mi sono resa conto che la pila dei libri che aspettano di essere letti sta assumendo le dimensioni della Torre di Babele.
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domenica 7 ottobre 2007

Buono il Brusco

Eccomi qui. Tra 50 minuti partirà il treno che dalla verde e pianeggiante Reggio nellEmilia mi riporterà a Perugia dopo questo fine settimana trascorso con il mio amore. Questi due giorni qui sono stati davvero un toccasana: una pausa rilassante, ma allo stesso rivitalizzante chiusa con un giro a una mostra mercato e una buona bottiglia di "Brusco" del contadino.


Siamo stati a fare un giretto nella provincia (non troppo lontano visto che il nostro mezzo di locomozione è il mio vecchio scassone) siamo stati sulla riva del Po e a Brescello, la mitica Brescello di Don Camillo e Peppone.


LEmilia, oltre a essere una regione dalla straordinaria cucina, è terra di outlet o spacci aziendali... che non potevo lasciarmi scappare. Abbiamo visto lo spaccio della Max Mara e delle Geox, della Bassetti e di Ermenegildo Zegna. Risultato? Io sono tornata a casa a mani vuote, mentre Andrea ha approfittato di tante piccole occasioni per portare via un paio di pantaloni e una camicia davvero bella, un completo letto della Bassetti (quello con i delfini) e asciugamani, strofinacci e lo straordinario set allamericana per due di Snoopy. Ha saltoto il negozio di scarpe perché lì aveva fatto spesa la settimana scorsa. Ah, questi uomini! E poi si dice che le donne sono malate per lo shopping.


  


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venerdì 5 ottobre 2007

Spic inglisc

Sono arrivati due professori portoghesi che mi hanno chiesto se parlavo inglese. Quando gli ho detto "un pochino" mi hanno chiesto del francese. Ho risposto che era meglio linglese. Dopo un paio di frasi uno dei due fa: "Può anche parlare italiano,"


Che avrà voluto dire? Che faccio, mi offendo?


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TOMMASSO PADOA SCHIOPPA???



LA SENTI QUESTA VOCE???


VAFFANCULO


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mercoledì 3 ottobre 2007

E ci stupiamo?

E poi magari qualcuno si stupisce se il mio luogo di lavoro lo chiamo "Il circo"!!!


Ieri, in questa gabbia di matti, è stata una giornata abbastanza pesante iniziata con una mega discussione con il nostro direttore condotta colpi di urla. Si sa: qui vince la discussione chi urla più forte... il nostro direttore è il primo a iniziare, non sente altro e non ha abbastanza polso per condurre uno civile scambio di vedute. Tutto è iniziato dalla nostra richiesta di chiudere la struttura per due ore oggi per assistere alla riunione sindacale (due ore di assoluto nulla a spese dellamministrazione) e poi si è degenerato. Il motivo del contendere, da parte mia, è stato il fatto che da due settimane vado dicendo al Direttore che nelle ore in cui io e i miei colleghi andiamo in pausa pranzo (soprattutto il martedi) non cè nessun impiegato a reggere una struttura su due piani aperta al pubblico e che non si può lasciare questa responsabilità agli studenti che lavorano con noi part time.


Il nostro Direttore che è in odore di promozione e che ora è proiettato verso i problemi che riguardano i massimi sistemi (come mandare il primo bibliotecario sulla luna; se cè vita nel suo cervello, se pesa di più un chilo di zucchero o di farina e robe così) si è incavolato perché ci sono sempre i soliti problemi (e grazie al cavolo siamo pochi e facciamo i salti mortali per tenere aperta una struttura dieci ore e mezza al giorno per cinque giorni alla settimana) che non siamo collaborativi perché secondo lui dovremmo fare, in barba ai contratti nazionali e integrativi, le turnazioni come fossimo in acciaieria (non me ne vogliano gli operai che sono costretti a fare orari massacranti). Dopo la sua tirata è uscito fuori dicendo che ci dobbiamo pensare noi, che ci dobbiamo coordinare ecc ecc. Non cho visto più. Ma come? Tu sei il direttore, ci prendi una bella indennità di carica, e poi le castagne dal fuoco te le devo togliere io che sono un misero sesto livello???


Ormai la nostra struttura è allo sbando. Da circa tre anni ci autogestiamo. Ci organiziamo tra di noi, soprattutto per non creare disagio allutenza e mantenere armonia tra di noi (altrimenti con tutti i problemi che ci sono se ci mettessimo anche a farci la guerra...). Ci scambiamo i turni, ci coordiniamo per gestire le aperture pomeridiane del venerdi (una volta al mese facciamo un pomeriggio in più a turno per far fare bella figura a lui e ai suoi superiori diretti) e poi gli comunichiamo tutto a cose fatte. Praticamente entriamo nel suo ufficio solo per farci firmare i fogli delle ferie... e anche lì è una dura battaglia. E lui che ha avuto il coraggio di dirci? Che un venerdi al mese per uno è poco e dobbiamo infittire i turni! Una mia collega momenti gli mette le mani addosso: ma come, chi ha famiglia fa i salti mortali per organizzarsi, venire qui, tenere aperta la struttura per farti fare bella figura e permetterti di avere la promozione e tu te ne esci così? Dicendo che in fondo siamo tenuti a fare il terzo pomeriggio a settimana perchè la nostra "santissima" direttrice generale ci ha elargito qualche misero spicciolo di indennizzo? Che tanto per la precisione a me non è stato nemmeno dato??? Beh, se è davvero così io non sono tenuta a fare i turni.


Pare comunque che se lo promuoveranno qui ci manderanno un nuovo direttore... speriamo che non sia uno peggiore di questo. 


 


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martedì 2 ottobre 2007

Gudurioso Luogo di Perdizione

Oggi a causa di problemi di orario e necessità di coordinarci con i colleghi ho fatto una pausa pranzo di due ore dalle 14 e 45 alle 16 e 45. Visto che non avevo voglia di tornare a casa e avevo dei giri da fare sono andata in centro per comprare il regalo di compleanno per Manu, per fare una ricognizione nei negozi di scarpe e per andare a vedere la Feltrinelli inaugurata il 27 settembre scorso.


E un luogo fa-vo-lo-so. Un luogo di perdizione come ne ho visti pochi. Addirittura più bella e grande di quella di Largo di Torre Argentina a Roma. E su due piani, in un palazzo storico che affaccia su una delle piazzette che ci sono lungo il corso, con scale interne e salette tematiche: libri, musica, film. Un vero Paese delle meraviglie. Un Albero della cuccagna.


Sono entrata con la convinzione che sarei riuscita a resistere alla tentazione di comprare qualcosa... e invece. I libri erano lì, in bella mostra, con le loro copertine allegre e colorate. Con i titoli ammiccanti e i nomi degli autori in bella mostra... e poi cerano le capienti borse di plastica per riporre comodamente i libri da acquistare. E allora ho trovato un libro di Elizabeth George che ancora mi mancava (In presenza del nemico) e uno di Perez-Reverte (La tavola fiamminga) e poi cerano i Ragazzi di Anansi di Neil Gaiman.


Di questo libro, mentre ero a passeggio tra gli scaffali, ho letto le prime due pagine. E devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Di Gaiman ho letto solo Coraline e Stardust che non mi sembrano nemmeno lontanamente paragonabili a questo che è stato immediatamente inserito nella lista dei desideri.


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Settembre

No, non sono impazzita del tutto. So che siamo a ottobre. Ma mi è venuto in mente (guardando il blog del caro Mas) che non ho fatto il consueto controllo delle chiavi daccesso di settembre. E che vogliamo saltare questa allegra consuetudine???


Vediamo, vediamo.


A parte i soliti riferimenti a libri, autori, romanzi e film troviamo interessanti chiavi di ricerca che riguardano:



  • il rugby (Troncon, Nazionale italiana rugby, Fidanzata Troncon Sara, Foto nazionale di rugby)

  • Tale Johnny Charlton che ignoro chi sia

  • libri su emilio alessandrini (idem come sopra)

  • il senatore craig (non il bel Daniel, lattore di 007, ma il senatore americano finito in mezzo alla bufera per aver tentato di adescare un poliziotto in un bagno frequentato da gay)

  • le modalità per ottenere il visto per la Cina.


Sul podio però ci vanno questi tre chiavi:



  1. ufficio complicazioni affari semplici giornalista

  2. sono stata tamponata forum: infortunio sul lavoro

  3. mi piace il collega


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sabato 29 settembre 2007

Dieta e taglia 50

Benissimo signori! Ieri sono andata al controllo dalla dietologa e ho scoperto che, nonostante quello che diceva la mia bilancia di casa, sono dimagrita di un altro chilo (con buona pace di pizza, birra e dolcetti vari ingurgitati in questo ultimo mese). Adesso siamo arrivati sotto la fatidica soglia degli 80 kg. 79,7 per la precisione.

Tutta contenta sulla via di casa mi sono fermata al negozio Benetton. Non che pensassi realmente di trovarci dentro cose che mi stessero bene, giusto così per avere unidea di quanto ancora dovrò "faticare" prima di poter andare a fare shopping nei negozi "normali".

Immaginate quindi la mia sorpresa quando sono entrata in negozio e la taglia più grande che ho trovato è stata la 48.

48??? Ma stiamo scherzando??? Possibile che di un bellissimo cappottino bianco si trovino solo le taglie dalla 40 alla 46??? Possibile che i mazi maglioni debbano terminare con un cannollè talmente stretto che starebbe bene solo a uno spaventapasseri??? Mi domando: ma le ragazze un pochino in carne dove vanno a comprare i vestiti?

Mi sono detta che forse è un problema solo della mia città, che magari chi si occupa di rifornire il negozio si è reso conto che alcune taglie non si vendono e quindi ha iniziato a non ordinarle più... però a questo punto mi sono posta unaltra domanda: ma è normale che ci siano tante ragazze che indossano la 40? La mia non è invidia, so che non arriverò mai a quella taglia e penso che una dignitosa 48 mi andrà più che bene, però con tutto questo parlare di anoressia, di baby taglie la cosa mi è sembrata davvero strana.

Questo mi ha portato a unaltra domanda: ma è nato prima luovo o la gallina? Mi spiego: cosè che ha portato a questa riduzione delle taglie: è stata la domanda delle ragazze che sono più minute a far diminuire le taglie oppure "la moda" offrendo un limitato numero di taglie ha portato a una forzosa cura dimagrante? E la società, con i suoi modelli, le sue case di moda, la tv, ecc ecc, a imporre che tutte le ragazze siano Perfette, oppure le povere industrie di abbigliamento si sono dovute adeguare a questo cambiamento morfologico delle ragazze italiane?

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venerdì 28 settembre 2007

Caldo e Freddo

Perché se sto con la polo a maniche corte in ufficio ho freddo, ma se mi metto la felpa ho caldo?
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Ulissea

Questa giornata è iniziata proprio male, maluccio, malino. Una vera e propria Ulissea.

Come ogni mattina mi sono svegliata alle 6 e 15, ma invece di scattare giù dal letto ho poltrito per un bel quarto dora. Risultato? Per due minuti ho perso il pulman, ho aspettato venti minuti che ne arrivasse un altro, alla stazione poi ho preso la "coincidenza" sbagliata (qualcuno mi spiega perché se due autobus fanno due strade completamente diverse li devi chiamare con lo stesso numero???). Per cui sono scesa alla prima fermata utile e ho aspettato un altro mezzo.


Risultato? Per arrivare a lavoro cho messo 50 minuti tondi tondi.
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giovedì 27 settembre 2007

Autobus

Devo dire che alla fine il ritorno alla condizione di piedona non mi pesa poi così tanto. Soprattutto ora che ho il Pod a spararmi ogni genere di musica a qualsiasi volume nei più o meno brevi tragitti che faccio a piedi o in autobus.


Ci sono solo due cose di cui potrei lamentarmi: primo la pessima organizzazione dei mezzi pubblici (meno corse, sempre in ritardo, mancanza di coordinamento nei punti di scambio), secondo i pessimi odori che ammorbano i bus. A ogni ora del giorno senti aleggiare un persistente odore di sudore (molto spesso è un odore acido, pungente) che ti chiude lo stomaco e che magari si accompagna a quella puzza di fumo che ti impregna tutto:capelli, vestiti, pelle. Tanto che uno puzza più di un salmone affumicato. Certo questa non è colpa della società di trasporto. 


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Che cosa ci fa qui Gigi DAlessio?

Si dice che si può capire molto di un uomo guardando la sua spazzatura, beh io ritengo che lo stesso discorso lo si possa fare riguardo alla musica che sente, ai libri che legge e ai film che vede. Per questo ero certissima di conoscere bene il mio ragazzo: dopo tanti anni conosco perfettamente i suoi gusti. O almeno pensavo di conoscerli prima di compiere una sconcertante scoperta. Ieri stavo scartabellando allinterno del Pop di Andrea per vedere se potevo usare dei brani per creare una mia compilation quando tra la discografia completa degli U2 e i best of dei R.E.M., dei Red Hot Chili Peppers, ecc ecc hanno fatto capolino tre canzoni di Gigi DAlessio.

La cosa mi ha lasciato interdetta. Non ho perso tempo e ho chiesto spiegazioni: "Ma come? Gigi DAlessio???"

Andrea però serafico mi ha spiegato che li ci sono finite per sbaglio, che quelle tre canzoni erano in una compilation che gli ha prestato un ex collega. Stranamente però quando gli ho proposto di cancellarle mi ha detto che non ce nera bisogno.

Ah! Allora è così! Beh poco male perché a giorni a Gigi DAlessio si aggiungerà Justin Timberlake!!!


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dc:title="Che cosa ci fa qui Gigi DAlessio?"
dc:subject="la mia musica, coso, la tecnologia-questa sconosciuta"
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Bagattate

Ieri a lavoro tenevo in sottofondo Radio Capital fino a quando non mi sono dolorosamente resa conto che il tizio che stava vaneggiando alla radio era proprio quel tal Guido Bagatta. Verso lora di pranzo stava parlando di Wonder Woman e del film che dovrebbero fare a breve (seeeeeeeeeeee, certo. Sono quattro anni che se ne parla) e candidamente se ne esce fuori con una frase del genere: "Chi da adolescente non si è toccato pensando a Lynda Carter!"


Ora, io non mi reputo una persona bacchettona, una moralista, o una persona che si scandalizza facilmente, ma questa uscita lho trovata fuori luogo e decisamente volgare.


Secondo voi a chi mi devo rivolgere per sporgere reclamo contro questo impedito delletere?


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mercoledì 26 settembre 2007

Il Pop della discordia

Devo chiedere pubblicamente scusa a quel povero disgraziato del mio fidanzato che per amore mio si è separato dal suo preziosissimo tesssssoro.

Il Pop, praticamente è diventata merce di scambio nellaccordo che ha portato la mia
brunzumzum a Reggio Emilia. Andrea si era offerto fin da subito di darmi il lettore mp3, ma a me sembrava veramentre troppo. Poi però cho ripensato e mi sono resa conto che il mio lettore da 560 non reggeva il confronto con i suo 80 milioni di miliardi di GB.


Allora la scorsa settimana gli ho chiesto se la sua offerta era ancora valida e mi è sembrato che tentennasse. E invece no... senza quasi battere ciglio mi ha lasciato tessssssoro e cavetti e si è preso in cambio il mio piccolo lettore subacqueo e una bella radio sveglia con proiezione dellorario (che tanto non uso perché mi sveglio con lo stereo).


Ora il problema è capire come funziona questo cacchio di Pop, prendere tutta la schifezza che ci ha messo Andrea e farcirlo a mio piacere... Probabilmente ora che avrò portato a termine questa titanica impresa sarà ora di ridarglielo


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Se dovessi lamentarmi ancora del fatto che a lavoro non ho niente da fare, per favore datemi una martellata in testa.

Lentità sovrannaturale che governa le nostre ridicole vite forse mi stava ascoltando e spinto dal suo inrefrenabile spirito dumorismo mi ha mandato un inizio settimana davvero frizzante.

Tutto è iniziato con una telefonata dalloltretomba fatta dal mio collega che annunciava una sua assenza a tempo indeterminato causa bronchite con annesso attacco dasma (credo sia una cosa devastante), la cosa poi è degenerata: sembra che in facoltà sia atterrato un volo charter. Matricole e studenti anziani hanno preso dassalto la biblioteca per prendere in visione i libri di testo e fare le fotocopie... tutto questo dopo aver lasciato tutto loccorrente per avere il loro tesserino nuovo fiammante.

Come se non bastasse abbiamo avuto problemi con dei pc perché il tipo che ci ha venduto il software per la gestione delle smart card per la navigazione in internet si è dimenticato di installare la nuova versione del software... che non veniva riconosciuta dal server. Ciliegina sulla torta questo mese avremo sei studenti stagisti da aggiungere ai sei studenti che lavoreranno part time con noi ai quali bisogna spiegare tutto.

O, per carità non sono da sola sola, ho tre colleghe che fanno tutto il possibile per aiutarmi, ma anche loro devono portare avanti il loro lavoro.


Non fraintendetemi, non è che non mi piace il lavoro, a non piace stare con le mani in mano... il fatto è che è successo tutto insieme, senza preavviso, in un momento in cui non eravamo preparati. Ora scusatemi, ma faccio un giro a controllare i cavalli di frisia, armi e munizioni prima di lucidare anfibi ed elmetto.


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lunedì 24 settembre 2007

Lunedi

Odio il lunedi!!!




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Sogni

Cacchio! In queste due notti il mio subconscio si è dato proprio da fare e ha sfornato due bei sogni davvero strani.


Sabato notte, a esempio, ho sognato che con mia madre e mia sorella andavo dalla sarta per lultima prova del vestito da sposa e che la sarta tutta contenta mi tirava fuori dallarmaio un Sari (lo stupendo abito da donna indiano) NERO!!!  Mia madre e mia sorella entusiaste del vestito, mentre io inebetitabalbettavo: "Ma nero???

Ho raccontato il sogno ad Andrea che lha interpretato con logica: <Beh, in India il bianco è il colore del lutto!!!>

Ah, beh. Se lo dici tu, amore.


Ieri notte invece ho fatto un sogno di diverso tenore: ho sognato la nazionale italiana di Rugby, che assistevo alle partite del mondiale seduta accanto alla fidanzata di Troncon e alla mia coinquilina Manu che aveva preparato un sacco di stuzzichini. Stranamente mi sono svegliata questa mattina con uno strano senso di pesantezza.


Di una cosa però non mi capacito: perché nel sogno i rugbisti invece che in pantaloncini giocavano con un gonnellino bianco?


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venerdì 21 settembre 2007

Lavoro pubblico

Ah, oggi pomeriggio mi sento proprio una "Dipendente pubblica": sono a lavoro senza niente da fare. Devo stare qui 6 ore, fino alle 7, senza avere assolutamente niente da fare. Per fortuna che in previsione della mal parata oggi mi sono portata un bel libro da leggere.


Questo è uno degli aspetti di lavorare a uno sportello pubblico: passano dei momenti in cui non puoi rifiatare, in cui non sai a chi dare i resti e poi ci sono momenti come questi che sembra di essere nel deserto dei tartari.


Edit: ho trovato una cosa molto divertente da fare. Controllo i prestiti che sono scaduti da tantissimo tempo e poi chiamo a casa dei tizzi e faccio terrorismo psicologico: "Se non mi riporti i libri ti faccio la macumba, chiamo i carabinieri e ti faccio assistere a un concerto di Cristiano Malgioglio.


Edit 2: E incredibile come i genitori siano pronti a dare il numero di cellulare dei figli a gente (nello specifico me) che al telefono si presentano e dicono di essere il tal dipendente della talaltra amministrazione o organizzazione. 


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Matrimoni che si rompono & Bambini che nascono


Non pensavo che una bibliotecaria avesse uno sguardo privileggiato sulle vicende umane:


Ieri ho incontrato una collega che non vedevo da un po di tempo. La prima cosa che mi ha detto è stata che anche lei è diventata perugina, ossia che da Terni si è trasferita qui a Perugia (un altro giorno indagheremo sui rapporti tra gli abitanti dei due capoluoghi umbri... che non sono proprio idilliaci).


"Ma dai, che bello" Le faccio io. "E si è trasferito anche tuo marito?"


"No, ci siamo lasciati!"





Sempre ieri ho inviato una serie di lettere per sollecitare la restituzione di volumi il cui prestito è scaduto nel 2006 (stendiamo un velo pietoso). Oggi ricevo una mail di risposta da una delle docenti alle quali avevo tirato le orecchie che si scusava e che spiegava che avrebbe fatto in modo di farci recapitare il libro visto che lei era nellimpossibilità di lasciare Milano perché aveva appena partorito.


Non cè rimasto altro da fare se non le congratulazioni per il lieto evento. 


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giovedì 20 settembre 2007

Amare Considerazioni

Ieri sera riflettevo su comè amara la vita, sul fatto che quasi tutta la mia storia clinica è racchiusa in una cartellina di quelle di cartoncino con le alette e lelastico (avete presente? quelle spesse pochi centimetri), mentre mia sorella, che ha cinque anni meno di me, ne ha almeno tre.


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La legge di Murphy

Appena disdici la sessione di agopuntura ti inizia a far male la schiena.
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mercoledì 19 settembre 2007

Vita da piedona

Domanda: ma perché se uno cammina a piedi si dice usa la parola pedone invece che piedone?








E’ questo quello che stavo pensando mentre tornavo a casa ieri sera.








Stavo riflettendo sulla mia condizione di piedona e devo ammettere che in fondo in fondo non ho grossi problemi ad andare in giro senza macchina.








Certo per alcune cose (vedi andare in piscina e fare la spesa più grossa) mi devo ancora organizzare, ma non penso che avrò grossi problemi.








Per di più senza macchina sono costretta a camminare di più e certamente questa cosa non può che essere positiva. Prendiamo ieri sera: sono uscita presto dal lavoro e ho deciso di fare la strada più lunga per tornare a casa: scavallare la collina del centro e cuturare fino alla mia casetta. Ho fatto una bella scarpinata e ho scoperto che negli ultimi anni sono cambiati molti negozi del centro (si, in effetti era parecchio tempo che non facevo una bella passeggiata).








Lo sprone è stato la curiosità di andare a vedere una delle Librerie storiche di Perugia che ha riaperto dopo alcune settimane di lavori e di questioni giuridiche che non credo siano ancora state risolte (assetti societari e licenziamento di soci prestatori d’opera… cose non molto leggere temo).








Beh, rispetto a com’era prima le cose non sono cambiate poi così tanto: una tinteggiata, nuovi scaffali e una diversa organizzazione dei volumi soprattutto di narrativa che all’inizio erano ordinati a seconda del paese di provenienza e quindi in ordine alfabetico mentre ora nell’ordine alfabetico sono mischiati tutte le lingue del mondo.








Certo come posto è carino, ma non può certo competere con l’altro luogo di perdizione che sta un po’ fuori Perugia che non solo è più grande ma che ha scaffali molto più grandi.








Comunque sia ho scoperto che non dovrò rinunciare alla libreria più lontana (causa mancanza macchina) e ai punti-spesa accumulati… perché entrambe le librerie sono parte di un’unica società… Anzi il commesso che mi ha seguito oggi è stato tanto gentile da dirmi che se mi occorrono libri che si trovano nell’altra sede possono pensarci loro a portarli in centro.








Capperi che servizio exclusive. Mi piace proprio.








Mi è piaciuto anche lo sconto di due euro che mi hanno fatto sull’acquisto di due libri: due gialli, uno di Elizabeth Gorge una scrittrice americana che in questo periodo mi piace molto e uno di Natalino Balasso, scritto in dialetto veneto e che sembra promettere molto bene.








Che dire? Niente male per una passeggiatina di un’oretta e mezza che mi ha permesso di risparmiare gli ottanta centesimi del biglietto del pulmann… a fronte di una spesa in libri di duecento volte superiore.


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lunedì 17 settembre 2007

Che bella la Pippea

Al ritorno dal mare con la mamma ci siamo fermate allIkea di Ancona. Ufficialmente doveva acquistare solo dei vasetti di aringa che piace tanto a mia sorella.

Visto che eravamo lì abbiamo girellato un pochino per il bazar. In genere passo come una furia per il reparto "accessori per la cucina" per non cedere in tentazione e non tornare a casa carica di forchettoni, forchettine, bicchieri, coppettine, piatti, pentole ecc ecc ecc. Mentre passavo a volo quasi rasente ho buttato locchio su uno scaffale e ho scoperto la meravigliosa linea di pentole MEDALJ. Sono delle palle, ma tanto carine.


Stoicamente sono riuscita a lasciare la pentola lì dove era e a passo sicuro mi sono diretta nella zona tessuti alla ricerca di una coperta per la mezza stagione.

Non riesco a capire perché non facciano le coperte per i letti da una piazza e 1/2!!! Le lenzuola ce lhanno, ma le coperte no. Comunque mi sono arrangiata e ho preso lo stesso una coperta che, sebbene per un letto singolo, è abbastanza grande da fare al caso mio. E un bel trapuntino double face: a righine bianche e rosse (niente di che) o a fantasia floreale su fondo bianco. Sono stata molto soddisfatta dai miei acquisti.


Mia mamma ha fatto incetta di aringa e biscottini e poi un vaso con candele e una lampada da comodino... Cè mancato poco che non ci entrasse tutto nella macchina già carica di bagagli.


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Rientro

Dopo più di due settimane sono rientrata a lavoro. Sob! Questa mattina sveglia alle 6 e un quarto per andare a prendere il mio nuovo mezzo di trasporto... lautobus apm di un nuovo celeste fiammante.


Questa mattina poi per addolcire il rientro alle 10 ho la prima riunione con i nuovi studenti che lavoreranno part time (nooooooooooooo. Per la centesima volta dovrò spiegare loro cosa ci aspettiamo da loro, cosa dovranno fare e cose così.) e lavoro con i tecnici che stanno montando il nuovo sistema di controllo degli accessi.


E cho anche sonno.


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giovedì 6 settembre 2007

Cambiamenti

Quando tornerò dalla mia settimana di ferie ci saranno dei cambiamenti da affrontare.

Per prima cosa non ci sarà Andrea che lunedì se ne tornerà in quel di Reggio nellEmilia... portandosi via la mia brunzumzum.

Si, perché Andrea da martedi sarà impiegato in uno stage presso unazienda emiliana che dista circa 20 km da dove ha casa, in una zona servita malissimo dai mezzi. Così, visto che la macchina che lui ha a metà con la sorella serve a casa, mi è sembrato naturale affidargli il mio "Scassone" (come viene affettuosamente chiamato qui). Per cui dopo quattro anni di scarrozzamenti folli, due incidenti, una multa per divieto di sosta e tante avventure, mi ritroverò appiedata, pedona in balia dei mezzi pubblici.

Non è stata ancora stabilita la durata della permanenza della mia scassatissima Uno rossa nella meravigliosa terra dellErbazzone, per ora sono sicuri due mesi, poi si vedrà... questi mesi potrebbero arrivare fino a quattro salvo il caso in cui lazienda non decida di mandarlo a lavorare nella sede di Shanghaj (quella che sta in Cina, esatto!).

Dal discorso portato avanti dai responsabili del personale le cose sono molto chiare: loro cercavano un ingegnere, ma in mancanza si sono accontentati di lui. Se in questi due mesi lavora bene e piace allaienda, visto che lui ha dato la disponibilità ad andare allestero, potrebbero decidere di mandarlo in Cina dove potrebbero esserci possibilità di assunzione.

Una cosa è chiara... per andare in Cina dovrà prendere laereo... non credo che la mia povera Brunzumzum ce la possa fare a seguire le orme di Marco Polo.

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mercoledì 5 settembre 2007

Spingendo la notte più in là

Laltra sera eravamo sole in casa mia madre e io. Finita la cena abbiamo fatto il rapido e tradizionale giro dei canali per vedere cosa facessero in tv. Ci stavamo deprimendo (come è naturale che sia con la programmazione che ci propinano in tutti i periodi dellanno) quando su La 7 abbiamo visto Antonello Piroso in maniche di camicia che parlava dei "Figli di..."

Incuriosite (a casa mia amiamo il Piroso Style e come ha organizzato il telegiornale de LA 7) ci siamo fermate e abbiamo scoperto che andava a presentare un libro: Spingendo la notte più in là di Mario Calabresi, il figlio del Commissario Luigi Calabresi ucciso a Milano il 17 maggio 1972 a seguito di una campagna diffamatoria condotta da giornali e liberi pensatori che lo indicava come il responsabile della morte di Giuseppe Pinelli (anarchico coinvolto nelle indagini sulla strage in Piazza Fontana) caduto dalla finestra dellufficio di Calabresi dopo due giorni di fermo di polizia illegale.

Affascinata da questo periodo storico così vicino alla mia nascita e del quale conosco ancora così poco mi sono piazzata sul divano. Vedere entrare Mario Calabresi, classe 1970 giornalista affermato di Repubblica, mi ha fatto un certo effetto. Sembra un uomo mite che dimostra più anni di quelli che ha. Sembra portarsi sulle spalle un peso enorme. Visibilmente commossi i due giornalisti hanno iniziato a parlare del libro e di cosa ha significato portarsi dietro un nome così ingombrante.

E stata davvero unesperienza penosa, nel senso letterale del termine, che ha aperto una piccola finestra su una realtà colpevolmente taciuta in Italia.

Parla bene (e scrive anche meglio) questo Calabresi e racconta episodi che lhanno segnato e che hanno segnato anche altri famigliari di vittime degli anni di piombo. E poi parla degli uomini che hanno ucciso, ma non cè rabbia, non cè una richiesta di vendetta, anzi. Cè un profondo rispetto dello Stato e delle sue leggi che permettono a gente che ha ucciso, che è sceso in guerra contro lo Stato e non si è fatta scrupolo di ammazzare anche innocenti, di sedere in Parlamento, di ricoprire cariche istituzionali.

Mi hanno colpito alcuni passi del libro che riguardano la vedova Calabresi.

"Mamma trovò dentro di sé regole chiare su come dovevamo comportarci: mai una polemica, mai una parola di troppo, rispetto e gentilezza per tutti e soprattutto fiducia nella magistratura. <<Non cerchiamo vendette, cerchiamo giustizia e accettermo i verdetti che verranno>> ci disse con chiarezza allalba della prima udienza, mentre eravamo seduti in cucina. <<Ho fatto di tutto perché non cresceste nel rancore e nellodio e non voglio certo che adesso si rovini tutto.>>

E poi quando nel 90 vennero condannati i mandanti e gli esecutori dellomicidio la signora in aula pianse.

"Quando in aula capimmo che gl imputati erano stati condannati, mia madre cominciò a piangere. Le chiesi perché. Pensavo fossero i ricordi. Mi spiazzò: <<Perché la figlia di Bompressi,. oggi ha perso il padre.>>"

Credo che sia una lezione di grande rispetto e civiltà.

Considero i 14 euro e 50 i migliori soldi spesi in libreria... e forse i migliori soldi spesi in assoluto.



Dalla quarta di copertina:

È la mattina del 17 maggio 1972, e la pistola puntata alle spalle del commissario Luigi Calabresi cambierà per sempre la storia italiana. Di lì a poco il nostro paese scivolerà in uno dei suoi periodi più bui, i cosiddetti "anni di piombo", "la notte della Repubblica". Quei due colpi di pistola però non cambiarono solo il corso degli eventi pubblici, ma sconvolsero radicalmente la vita di molti innocenti. La storia dellomicidio Calabresi è anche la storia di chi è rimasto dopo la morte di un commissario che era anche un marito e un padre. E di tutti quelli che hanno continuato a vivere dopo aver perso la persona amata durante la violenta stagione del terrorismo. Mario Calabresi, oggi giornalista di "Repubblica", racconta la storia e le storie di quanti sono rimasti fuori dalla memoria degli anni di piombo, lesistenza delle "altre" vittime del terrorismo, dei figli e delle mogli di chi è morto: cè chi non ha avuto più la forza di ripartire, di sopportare la disattenzione pubblica, loblio collettivo; e cè chi non ha mai smesso di lottare perché fosse rispettata la memoria e per non farsi inghiottire dai rimorsi. La storia della sua famiglia si intreccia così con quella di tanti altri (la figlia di Antonio Custra, di Luigi Marangoni o il figlio di Emilio Alessandrini) costretti allimprovviso ad affrontare, soli, una catastrofe privata, che deve appartenere a tutti noi.

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domenica 2 settembre 2007

Cazzata

Scusate la parola, ma è lunica che esprime a pieno lenorme cretinata che ho combinato mercoledì scorso, quando, appena uscita dal lavoro, sono stata tamponata.

Ero ferma per dare la precedenza a chi venica dalla mia sinistra (come imponeva il cartello sopra di me e i triangolini disegnati per terra) quando uno che venica giù dalla disceta, dietro la curva, non ha fatto in tempo a frenare e mi è venuto addosso.

Praticamente io sono finita sullaltra corsia e sono stata fortunata perché non veniva nessuno. Nella botta mi sono volati anche gli occhiali.

Quando sono scesa dalla macchina ero talmente sotto shock che non ho pensato a niente, alla constatazione amichevole, a prendere i dati del tizio, a prendere la targa. NIENTE ASSOLUTAMENTE NIENTE. E quando finalmente ho ritrovato la lucidità quello che mi aveva tamponato si era già volatilizzato.

Nel pomeriggio,  su suggerimento della sorella di Andrea, che è fisiatra, sono  andata al pronto soccorso dove mi hanno visitato  e mi hanno fatto le lastre. Fortunatamente non mi sono fatta niente e neanche la macchina ha riportato danni.

E qui ho commesso il secondo errore
e cioè ho detto che mi era successo sulla strada di casa. Risultato? Per il colpo di frusta i dottori mi hanno dato 10 giorni di riposo e siccome è un "incidente in itinere" coperto dallassicurazione è partita la denuncia automatica allINAIL. E io oggi dovevo partire per due settimane di mare.

In realtà quando si è sotto "infortunio" non si è obbligati a stare in casa come quando si è in "malattia". LINAIL non manda le visite dei medici fiscali, però, può capitare che mandi a chiamare, mezzo posta, lincidentato per una visita nei loro uffici.

Come se la paura per lincidente, la rabbia per essermi lasciata fregare da un tipo che avendo il 100% della colpa si è guardato bene dal dirmi niente, la rabbia per la prima settimana di vacanze saltate non bastassero ci si è messo anche mio padre che ha iniziato a elencare (in modo non del tutto civile) tutti gli errori che ho commesso in questa situazione.

A, grazie tante papà! Puoi star sicuro che da oggi in poi non ti racconterò un bel niente.

E se tante volte dovesse capitarmi ancora una cosa del genere puoi star sicuro che saprò imparare dalle tue critiche costruttive.

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giovedì 26 aprile 2007

50 VascheInVascaCorta

Oggi in piscina è andata molto meglio.


Sono arrivata lì alle 13.40 e sono stata circa unora a mollo. Ho fatto bene perché in vasca cera poca gente e nella corsia con me cerano altri tre (poi due) nuotatori.


La mia amica che gestisce il bar della piscina mi ha suggerito di andarci la mattina, alle 7, quando aprono. Dice che cè una pace assoluta.


Lidea non è malvagia, ora che viene il caldo che, magari, la mattina ci si sveglia presto per lafa potrebbe essere un modo fresco fresco per iniziare la giornata.



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Liberazione... dallo stress

Ieri giornata in panciolle passata con la mia coinquilina e la sua famiglia. 


Ieri sera poi, visto che non cera niente di interessante in tv, ho proposto di andare ad affittare un bel dvd.


Mannaggia alla boccaccia mia. Era meglio se me ne stavo zitta e me ne andavo a prendere uno per me per poi proporre la visione anche a Manu e a una delle sorelle.


Risultato? Cabbiamo messo quasi casa dentro al BB per trovare un titolo che potesse andare bene a tutte e tre.


Eravamo daccordo per una commedia, un film senza troppe pretese tanto per passare due ore in serenità. Manu, non so come abbia fatto, prima ha trovato una storia damore tra due ragazzi autistici, interpretata da Josh Hartnett, poi la storia di un tipo, che gestisce un orfanotrofio in India (quanto può essere allegro un orfanotrofio in India???) che torna nella nativa Danimarca e scopre che la moglie del suo finanziatore è lamore della sua vita.


Alla fine, dopo veti incrociati contro i film francesy o i thriller, siamo riusciti a trovare una soluzione: Manu cha preso per sfinimento () e abbiamo scelto allunanimità Tara Road, la storia di due donne, una americana (Andie MacDowell)e laltra irlandese (Olivia Williams), che in un periodo di crisi profonda nelle loro vite decidono di scambiarsi le case per due mesi. Il cambio di vita servirà a entrambe.


Film carino, che strappa anche qualche sorriso, ma profondamente amaro.


Consoliamoci... poteva anche andare peggio. 



 


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martedì 24 aprile 2007

Devo prenderci le misure

Direi che la pausa pranzo in piscina è una cosa da ripetere anche se ci devo prendere le misure.


Per prima cosa devo uscire da qui alle 13.30 in modo da arrivare in piscina quando lora di punta è finita altrimenti si rischia di fare come la pastina nel brodo. Poi devo velocizzare gli spostamenti, perché anche se vicina rischio di fare tardi.


Per il resto quasi tutto ok. Non ho avuto allucinazioni da fame, ho retto abbastanza bene 1/2 ora di nuoto, lambiente mi è sembrato pulito. 


Quasi niente da dire fatta eccezione per le corsie che mi sembrano un po strettine e decisamente sovraffollate. Oggi poi cera un tizio che avrei voluto affogare. Nuotava come un assassino facendo lo slalom tra i nuotatori, tagliando la strada e facendo la virata con troppo impeto. 


Comunque esperienza da rifare. Sicuramente.           


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Esperimento

Dato che con oggi inizio i nuovi turni e avrò una lunga pausa pranzo di circa due ore ho avuto unidea: oggi  salto la pappatoria (sicuramente solo rimandata di un paio dore) e me ne vado in piscina.


Vicino a dove lavoro cè una piscina nuova nuova (dove tra le altre cose ho scoperto che lavora unamica che non vedevo da un sacco di tempo) che permette il nuoto libero fino alle 3 e che mette a disposizione sei corsie su otto. Volendo potrei andarci anche a piedi, la macchina è da escludere causa cronica mancanza di parcheggio, però poi ho optato per lautobus comodo comodo.


Vi saprò dire.


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Ma quantè?

Avviso:


Andrea, non ti consiglio di continuare nella lettura


Uomo avvisato, mezzo salvato!





Ma quantè, stuomo qui?


Oggi avevo il lettore mp3 e la prima canzone che mi sono sparata è stata "Gli ostacoli del cuore", il pezzo che ha scritto il Liga per Elisa e ho avuto unilluminazione: Ma quantè sexy questo quarantenne? Ma che voce cha?


Lultima strofa che canta mette davvero i brividi.


E dire che non è che per me il Luciano sia una scoperta recente. E da quando facevo le superiori (ok, ora potete farvi un rapido calcolo degli anni che ho) che seguo la sua carriera. Grazie alla mia compagna di banco Cinzia, detta Boranga, ho iniziato a conoscerlo con il suo primo album (che avevo in cassetta.  Si, cerano ancora le cassette) nel lontano 90.


Per carità, con quella voce roca e sporca, con la sua aria da indiano e quei capelli lunghi è sempre stato molto intrigante. Però, adesso, che ha superato gli "anta" e si è tagliato i capelli, sta una cifra meglio.


No? 


 


 


 




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lunedì 23 aprile 2007

Guerra allarmadio

Ieri pomeriggio mi sono preoccupata. Sono stata presa da una frenesia incontenibile e con quella splendida giornata di sole mi sono dedicata alle pulizie.


Armata di straccio e sgrassatore ho pulito e disinfettato il frigorifero (ne aveva bisogno). Poi visto che cero ho data una veloce pulitina alla cucina.


Non paga ho rivoluzionato il mio spazio in bagno, dopo che la mia coinquilina laveva pulito, e poi ho iniziato la mia "quest"; la ricerca del Santo Graal... ho deciso di mettere ordine nel mio armadio e nel contempo fare il cambio di stagione.


Prima di iniziare ho chiamato casa chiedendo che mi richiamassero dopo una mezzora per vedere se ero ancora viva .


Ho tolto di mezzo le cose invernali, maglioni, gonne, borse, e ho messo a lavare quelle estive. Ho fatto il cambio di biancheria, mettendo via i copripiumoni per ritirare fuori le lenzuala di cotone. E poi ho riorganizzato il settore "asciugamani."


Non paga ho anche stirato...


Alle 9 e mezzo ero morta sul letto.


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Fighetta

Ahhhhhh, oggi mi sento proprio fighetta.


Sabò di cuoio chiaro, pantaloni di lino grigio-verdi, magliettina verde militare con taschine e bulloncini e borsetta mimetica (comprata sabato mattina per modici 8 neuri).


Ma quanto mi sento carina oggi. E tanto per fare servizio completo trucco base e ombretto (chiaramente verde) e al posto del rossetto un bel burrocacao protettivo che illumina.


Questa è una delle tre cose positive di oggi. Vediamo se ne escono altre due in modo da avere un bellinizio settimana. 


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sabato 21 aprile 2007

La politica dei piccoli passi

Dopo la "drastica" battuta darresto della settimana di Pasqua ricomincio faticosamente a calare. Questa settimana solo - 2 hg.


Sembra che sia una cosa fisiologica.


Bah!!!


 


 


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venerdì 20 aprile 2007

Dimenticavo...

questa sera poi cè anche Greys Anatomy.




Evvai


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Perché ci casco sempre?

Certe volte sono proprio scema. Capita molto di rado, ma capita stranamente capita.


Questa mattina aprendo il mio accounti di splinder trovo il messaggio di un altro blogger di splinder che mi proponeva un incontro su msn.


Tanto per provare gli ho dato il mio indirizzo e ho aperto il programma.


Ma perché non me ne sono stata buonina con le mani? Questo qui ha iniziato a farmi un sacco di domande, il che mi ha fatto stranire, ma non rispondeva allunica domanda posta dalla sottoscritta.


Come ciliegina sulla torta mi sento dare della quattordicenne perché non ho voluto rispondere alla domanda "dove lavori, cosa fai".


Sapete una cosa? Ben mi sta. La prossima volta ci penso due volte prima di dare libero sfogo alla mia curiosità.


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Venerdì

Tre cose positive di oggi:



  1. E venerdì

  2. Oggi lavoro fino alle 14

  3. Poi me ne vado a casa.


Ah, che bellezza




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giovedì 19 aprile 2007

3 cose positive

Sgrufolando sul blog del caro Porcellino Guerriero, tra i vaneggiamenti e i racconti delle battaglie quotidiane ho trovato un post davvero bello in cui cè la teorizzazione della visione delle 3 cose positive.


"Pensavo di inaugurare una nuova rubrica del blog ... basandomi su un suggerimento, davvero tanto tanto saggio, di una buona amica, che mesi fa mi fulminò con una osservazione davvero intelligente: una giornata è buona quando ti capitano almeno tre cose positive." http://pigian.splinder.com/post/11806644

Allora il mio piccolo cricetino ha azionato la rotellina che ho nella testa e ho avuto unidrofobia ("Presumo tu voglia dire epifania, Spugna" Battuta tratto da Hook, Capian Uncino). Seguitemi: se una giornata si può dire buona se ti capitano tre cose buone allora deve essere vero anche il contrario: una giornata è cattiva se ti capitano tre cose negative.


Riuscite a vedere la genialità di una simile visione?




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I misteri di Fedora

Ieri, voluminoso manuale di istruzioni in mano, ho fatto il primo ingresso da utente consapevole in Fedora. Ho provato prima come utente normale e poi come amministratore di root... e ho trovato la prima sorpresa. I due ambienti sono totalmente differenti... la prima cosa che mi sono ripromessa è capire il perché di questa differenza.


Ho iniziato a familiarizzare con le utilità base e ho scoperto Gnome, il corrispondente Linux di MSDos.


Cariiiiiiiiino. Ora devo trovare su internet la lista dei vari comandi perché sul mio libro cerano pochi esempi.  


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Pubblicità e film

Avete notato che ultimamente i pubblicitari sembrano non avere più fantasia e preferiscono trarre ispirazione dai film.


Prima quella pubblicità del medicinale contro i dolori mestruali in cui una simil-Trinity offre a una povera disgraziata distrutta dal dolore due pilloline diverse.


Ieri sera invece ne ho vista unaltra di cui mi sfiggue il prodotto che sembra una clip tratta da Inside Man lultimo capolavoro di Spike Lee.  


Possibile che siano arrivati alla frutta?    


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Urge supplemento di shopping

Ho realizzato che mi serve un supplemento di shopping per prendere almeno una cinta... non posso andare in giro con la gonna che mi scivola. Anche se abbottonata rischio di perdermela per strada.


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mercoledì 18 aprile 2007

Varie ed eventuali

Iniziamo questa carrellata su "Varie ed eventuali" dallo shopping di ieri pomeriggio: con relativo sollievo da parte del bancomat sono tornata a casa con un paio di pantaloni alla pescatora verdi militari di lino ai quali ho abbinato una t-shirt in cotone verde (ganzissima, con un sacco di tasche, anche sulle spalle, e bottoncini di metallo) e due casacche di cotone leggere e morbide, una sui colori del rosso e arancio con minuscole righini e un filo dorato sparso qua e là e una suoi toni del marrone con ocra ecc ecc. La settimana prossima appena avrò lo stipendio in mano andrò a prendere due paia di jeans, uno normale e uno alla pescatora.




Andrea, invece, ieri si è comprato una bici usata, utilissima per spostarsi in quel di Reggio Emilia. Visto che dovrà percorrere un tratto della Via Emilia ieri sera mi sono preoccupata di fargli le dovute raccomandazioni (stai attento al traffico, ecc ecc) e lui mi ha fatto gentilmente notale che lì nella civile Emilia ci sono le piste ciclabili. Mica come da noi.




Sorbole!!!




Questa notte, poi, ho fatto un sogno strano (paraponzi ponzi po).




Ho sognato di essere tornata ad avere 18 anni e che vivevo con tre strambe zie e due magiordomi: Michael Cane e Jude Law che fatto strano si chiamavano Alfred e Alfie.




Chiaramente Jude Law si innamorava perdutamente di me...




Il fatto è che a me Jude Law non mi piace nemmeno e che Alfie non lho neanche visto.




Strani scherzi gioca la mente... forse devo smetterla di occuparmi di cinema.





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