mercoledì 19 settembre 2007

Vita da piedona

Domanda: ma perché se uno cammina a piedi si dice usa la parola pedone invece che piedone?








E’ questo quello che stavo pensando mentre tornavo a casa ieri sera.








Stavo riflettendo sulla mia condizione di piedona e devo ammettere che in fondo in fondo non ho grossi problemi ad andare in giro senza macchina.








Certo per alcune cose (vedi andare in piscina e fare la spesa più grossa) mi devo ancora organizzare, ma non penso che avrò grossi problemi.








Per di più senza macchina sono costretta a camminare di più e certamente questa cosa non può che essere positiva. Prendiamo ieri sera: sono uscita presto dal lavoro e ho deciso di fare la strada più lunga per tornare a casa: scavallare la collina del centro e cuturare fino alla mia casetta. Ho fatto una bella scarpinata e ho scoperto che negli ultimi anni sono cambiati molti negozi del centro (si, in effetti era parecchio tempo che non facevo una bella passeggiata).








Lo sprone è stato la curiosità di andare a vedere una delle Librerie storiche di Perugia che ha riaperto dopo alcune settimane di lavori e di questioni giuridiche che non credo siano ancora state risolte (assetti societari e licenziamento di soci prestatori d’opera… cose non molto leggere temo).








Beh, rispetto a com’era prima le cose non sono cambiate poi così tanto: una tinteggiata, nuovi scaffali e una diversa organizzazione dei volumi soprattutto di narrativa che all’inizio erano ordinati a seconda del paese di provenienza e quindi in ordine alfabetico mentre ora nell’ordine alfabetico sono mischiati tutte le lingue del mondo.








Certo come posto è carino, ma non può certo competere con l’altro luogo di perdizione che sta un po’ fuori Perugia che non solo è più grande ma che ha scaffali molto più grandi.








Comunque sia ho scoperto che non dovrò rinunciare alla libreria più lontana (causa mancanza macchina) e ai punti-spesa accumulati… perché entrambe le librerie sono parte di un’unica società… Anzi il commesso che mi ha seguito oggi è stato tanto gentile da dirmi che se mi occorrono libri che si trovano nell’altra sede possono pensarci loro a portarli in centro.








Capperi che servizio exclusive. Mi piace proprio.








Mi è piaciuto anche lo sconto di due euro che mi hanno fatto sull’acquisto di due libri: due gialli, uno di Elizabeth Gorge una scrittrice americana che in questo periodo mi piace molto e uno di Natalino Balasso, scritto in dialetto veneto e che sembra promettere molto bene.








Che dire? Niente male per una passeggiatina di un’oretta e mezza che mi ha permesso di risparmiare gli ottanta centesimi del biglietto del pulmann… a fronte di una spesa in libri di duecento volte superiore.


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