domenica 27 febbraio 2011

Shopping compulsivo e schizzofrenico

<span style="font-family: Comic Sans MS, cursive; ">Oggi pomeriggio ho dato fondo a uno dei buoni della Peltrinelli.

Con Coso abbiamo fatto un giro in centro e abbiamo preso due libri: Nicola Gratteri "La giustizia è una cosa seria" e Cchiù pilu pe' tutti, i comizi di Cetto La Qualunque.

Due letture all'opposto.

Il primo è un libro serissimo, scritto da un magistrato calabrese in prima linea nella lotta contro la 'ndrangheta.

L'ho visto ieri sera a Che tempo che fa di Fazio. Questa è la quarta di copertina: 




<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; ">Nicola Gratteri ha dedicato alla giustizia la propria vita professionale e in questo libro, attraverso una conversazione con Antonio Nicaso, offre il suo punto di vista su un tema molto discusso oggi in Italia, troppo spesso però senza la necessaria competenza e a scopi di propaganda politica. Come funziona veramente il sistema giudiziario nel nostro paese? Quali leggi sono efficaci e quali invece intralciano l'azione della magistratura nella sua lotta contro la criminalità? Che provvedimenti sarebbe utile prendere? Gratteri risponde a questi e ad altri scottanti interrogativi con competenza e franchezza, spiegandoci concretamente i meccanismi di funzionamento della giustizia italiana, mettendo in luce i provvedimenti più efficaci come le recenti norme che facilitano la confisca dei beni, e denunciando le inefficienze di misure come il rito abbreviato e le norme anti-intercettazioni. La giustizia è una cosa seria, ci dice alla fine questo libro, e per una riflessione seria è necessario spiegare con chiarezza sia ciò che funziona bene sia ciò che non funziona nel sistema giudiziario italiano.



<span style="font-family: Comic Sans MS, cursive; ">Tutta altra cosa rispetto agli sproloqui di quello che "rappresenta orgogliosamente la parte più malsana di questo Paese. Nato nel bunker sotterraneo di un ospedale abusivo, Cetto si occupa con fierezza di disastri economici e devastazioni paesaggistiche, di soprusi e angherie, di corruzione e vessazioni varie."

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