domenica 17 giugno 2012

The full monty...

inteso come servizio completo non c'è stato. Ma andiamo con ordine.


Ieri sera ci siamo ritrovate a un bar per l'aperitivo, io ho preso in contropiede la sposa e le ragazze che hanno organizzato l'evento dicendo a E. che saremmo andate in centro e che lei - con il velo d'ordinanza - doveva avvicinare quanti più uomini possibili per fare una foto e avere un bacio sulla guancia. Lì per lì ha pensato che scherzassi, poi ha iniziato a preoccuparsi e a diventare di tutti i colori, poi ha iniziato ad abituarsi all'idea. Naturalmente abbiamo coinvolto il povero barista che è stato allo scherzo con grande simpatia. Alla fine E. ci aveva preso così gusto che voleva baciare anche uno appena arrivato in macchina.


Da lì siamo andati al ristorante dove siamo stati accolti da F. , gestore e attrazione della serata. Abbiamo scoperto di essere in compagnia di un addio al celibato. Naturalmente loro erano molto più avanti di noi quanto a tasso alcolemico ;) Ci sono stati un po' di brindisi chiassosi. L'attrazione della serata ci ha intrattenute un po' al tavolo, con tanto di vassoio di affettati misti artisticamente posizionati in modo da richiamare un particolare anatomico maschile. Tra l'antipasto e la pizza ci hanno fatto accomodare dietro a un separe'... per celare le nefandezze agli occhi delle ignare famigliole con tanto di prole che si stavano godendo una pizza all'aperto su la bucolica riva di un laghetto artificiale pieno di insetti. Nella stanza c'era da morir di caldo.


Si è presentato l'attrazione completamente vestito di nero con tanto di passamontagna che ha iniziato a ballare. Ammetto di essermi distratta nei momenti in cui si toglieva i vari indumenti. Mentre si dimenava girava intorno alla sposa all'inizio visibilmente imbarazzata e alle varie invitate animando il numero con panna montata, cubetti di ghiaccio e crema idratante. Confesso che si è seduto sulle mie ginocchia e mi ha invitato a spalmargli un po' di Nive@ sul petto. Ok, appena ha finito sono corsa in bagno a lavarmi le mani (un'altra volta parleremo delle mie idiosincrasie a proposito dei contatti troppo ravvicinati con la gente). Alla fine è rimasto in tanga sotto il quale c'era un altro tanga con disegnato Topogigio e poco altro.


Dopo il clou, la serata ha poi stentato a decollare.


Il mio secondo addio al nubilato può essere riassunto in poche parole:


- tristezza, perché mi rendo conto sempre più che con la mia amica passo meno tempo di quanto vorrei;


- un pizzico di gelosia per le ragazze del giro di amicizie del suo ragazzo che invece hanno molte più possibilità di frequentarla;


- imbarazzo, soprattutto per alcune ragazze che erano al tavolo che hanno magnificato lo spettacolo... cavolo una madre di due figli si è messa a ricordare tutti gli spogliarelli degli addii al nubilato a cui è stata e lo spettacolo di quel gruppo di spogliarellisti italiani. diciamo che fa anche tristezza. Quando mi hanno detto che il nostro intrattenitore è stato bravo e molto garbato ed elegante mi sono fidata sulla parola;


- estraneità rispetto a un certo modo di intendere una serata divertente: discoteca e botta di alcool;


- mai più non credo che avrò molte altre occasioni di ricevere un invio all'addio al nubilato (più probabile feste di compleanno di bambini) però sono sicura che declinerò eventuali inviti. Si sono una grande noiosa ;)


 

1 commento:

  1.  Sì, le foto coi passanti almeno fanno ridere!
    Oddio, fino allo sfigato in tanga di Topogigio potevo anche resistere,...ma quello...ma che tristezza mioddio!
    Ti capisco...anch'io mi sento alquanto lontana dallo schema "divertirsi = alcol e discoteca". Anche perché l'idea di rimbambirsi d'alcol e musica con conseguente mal di testa per otto ore ...ma come si fa, dopo i vent'anni?? (lì concedo il beneficio della scarsa esperienza, ma poi...)

    RispondiElimina