domenica 9 settembre 2012

Paralimpiadi

Che espressione orribile. Paralimpiadi.


Una parola obbrobriosa per indicare cosa? Degli atleti che scendono nel campo di gara e fanno il loro meglio, che nella stragrande maggioranza dei casi è molto meglio di quello che sanno fare le persone così dette normali.


Non solo i loro giochi hanno un nome diverso ma hanno anche un simbolo diverso. E mi domando il perché! 


Perché queste persone non possono gareggiare sotto i cinque cerchi? Chi l'ha deciso? Non lo trovo assolutamente giusto.


Capisco la necessità logistica di organizzare due tipi di giochi separati (numero di partecipanti, diversità nelle discipline ecc ecc) ma non capisco perché si continuino a usare queste differenziazioni linguistiche. Cavolo!


 

2 commenti:

  1. concordo in pieno. E aggiungo che a me, semmai, fa Tristezza Villaggio.

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  2. Eh, è troppo complicato. Se parli con un fisiologo ti dice che uno come Pistorius è 'avantaggiato' nella corsa rispetto ad un atleta che ha 2 gambe perchè il suo cuore fa meno fatica a pombare finoal ginocchio... lo so che è assurdo ma il suo fisico si affatica meno. Parlando di tiro con l'arco, un atleta in carrozzina sarebbe più stabile che uno in piedi ... è un argomento veramente troppo delicato per scriverne qui ma le difficoltà sono veramente tante. Poi c'è il nuotatore che con un braccio solo batte quello che ne ha due (non ricordo i nomi ma ho visto la gara) e quindi dici WOW, PAZZESCO! Forse in alcuni sport potrebbero essere fatti tutti insieme ma ci sono troppe troppe troppe cose da considerare

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